Cari lettori,
torniamo oggi proponendovi un’interessante novità in libreria: Luna di Lenni, romanzo d’esordio di Emanuele Berardi. Potete trovare qui di seguito la presentazione e la scheda del libro. Buona lettura a tutti!
Francesca
Luna di Lenni, anni Novanta. Romanzo rumoroso, aspro, senza vincoli. Emanuele Berardi racconta le vicende di un gruppo di ragazzi cresciuti tra le strade di Centocelle, Casilino Ventitré, Tiburtino III, “cuore pulsante” della periferia sud-est romana. Con un linguaggio fluido e un ritmo incalzante Berardi dà voce a un gruppo sgangherato di amici che evadono dalle noiose architetture “disegnate a misura di poveraccio”, per infilare la loro rabbia in testa a cortei studenteschi e aizzare la guerriglia urbana. “Azioni brevi” – dice Lenni, il capetto – “toccata e fuga”. Ma Lenni sa benissimo che la periferia, la città, l’asfalto e i muri di cemento armato altro non sono che i diverticoli di un male in evoluzione. Cresce con queste immagini impresse nella mente, Lenni; l’ipotesi Gaia, l’orrore di Chernobyl visto in tv da bambino e i ricordi di quegli aquiloni che un tempo volavano alti in un cielo pulito e luminoso. E poi c’è la luna, l’altra protagonista, un’amica, una mamma che segue i ragazzi e le loro avventure ovunque. Università, militanza politica, amore, odio. Un racconto di rabbia, poliziotti, radioattività, palazzi popolari, alcol e vecchie auto smarmittate. Un romanzo le cui pagine cavalcano veloci l’impatto sonoro di accordi sporchi e grida rabbiose di gruppi punk anni Ottanta.
Un linguaggio schietto, quello adottato da Emanuele Berardi, che nasce dalla specifica entropia della strada, ma che non rinuncia a momenti di riflessioni col naso all’insù. E allora i Misfits e i Ramones da un lato, ma anche Bruno Lauzi, il cinema di Lucio Fulci, Banfi e i classici della fantascienza dall’altro, per arrivare, si fa per dire, a scene “girate” nel cuore di una campagna bolognese intatta, lontana anni luce da quel loro mondo grigio e malato. Una cricca di simpatici ragazzi a testa in giù, ecco cos’è Luna di Lenni. Un liceale, un nerd ossessionato di letteratura del ‘900, un punk quarantenne perennemente strafatto d’alcol, un fratello fissato per gli anni di piombo, un ex sindacalista, ragazze incipriate e non, un giornale autoprodotto e poi ancora lei, la luna…
Scorrendo le pagine del libro si avverte una certa evoluzione espositiva, sia in termini propriamente stilistici che introspettivi, e questo è un fatto positivo, perché, in definitiva, è molto simile a un qualsiasi naturale processo di crescita. Lascia una traccia lo stile secco, serrato, funzionale alla meccanica narrativa, con un tira e molla nella fluidità perfettamente collimato all’eterogeneità dei personaggi (una città “vivente”, cani che ragionano e amano come uomini).
Un romanzo che nasce dalla voglia di raccontare la reale attitudine di un luogo a manipolare fatti e persone. Una storia con un’importante componente ecologista. Luna di Lenni è un testo bello, profondo, con un occhio sulle cose, la storia, il vissuto. Un romanzo ironico, struggente che ricorda noi come eravamo.
Scheda libro
Titolo: Luna di Lenni
Autore: Berardi Emanuele
Editore: Round Robin Editrice
Collana: Parole in viaggio
Data di Pubblicazione: Febbraio 2011
ISBN: 8895731212
ISBN-13: 9788895731216
Pagine: 232
Reparto: Narrativa italiana