Piccoli suggerimenti di lettura…

Articoli con tag ‘sogno’

John Steinbeck – Uomini e topi

Uomini e topi

Romanzo brevissimo ma di intensa ispirazione. Uomini e topi contiene già nel titolo – con il richiamo alla poesia di Robert Burns, To A Mouse, On Turning Her Up In Her Nest With The Plough – il presagio di un epilogo negativo: il senso di fallimento di ogni progetto architettato dalla mente dell’uomo. George e Lennie, legati da un saldo vincolo di fraterna amicizia e di sincera solidarietà nonostante le profonde diversità di personalità e di carattere, sognano un avvenire che li riscatti dalla posizione subalterna in cui si vedono costretti a vivere, sempre alla ricerca di fattorie e proprietari ai quali prestare il proprio servizio. Ma questo non basta, i due vogliono vivere, essere essi stessi i padroni di quelle terre, progettano sogni e speranze di riscatto sociale. Sullo sfondo, la selvaggia e arida campagna californiana, il calore quasi opprimente del sole che si riversa sulla natura e, di rimando, sembra isolare gli uomini nella loro immobilità e nel loro destino tragico e ormai già segnato. Come incapaci di muoversi, la sola possibilità che è rimasta loro è quella di immaginare, immaginare un sogno che già sanno, in fondo, essere irrealizzabile. Fino al doloroso ma inevitabile epilogo. 

Edgar Allan Poe – I racconti del mistero, dell’incubo e del terrore

poeracconti

Il gatto nero, La caduta della Casa Usher, L’uomo della folla, I delitti della Rue Morgue: sono soltanto alcuni dei migliori racconti creati dalla penna di uno degli scrittori più ispirati ma anche più incompresi della storia della letteratura. Poe, poeta visionario e “maledetto”. Visioni oniriche, creature soprannaturali, castelli, abbazie e tanto altro ancora nei suoi racconti. Che ci mettono di fronte ai lati più oscuri della mente, alle inquietudini che da sempre accompagnano l’uomo nel suo cammino. Nella brevità di ogni singolo racconto trova compiuta espressione un piccolo mondo a sé stante, un mondo fatto di sogni, simboli e rivelazioni inaspettate. Episodi che spesso lasciano il lettore sospeso a metà, con più interrogativi di quanti non riescano a risolverne. E poi ancora donne straordinarie e affascinanti (come Ligeia e Morella, protagoniste degli omonimi racconti) – nelle cui descrizioni si può leggere una bellissima anticipazione dei motivi vampireschi della produzione letteraria immediatamente successiva a Poe –, mascherate teatrali e grottesche (ne La mascherata della Morte Rossa e in Re Peste), presenze metafisiche e terribili (L’ombra). Tutto crea un’atmosfera senza tempo, sospesa nel breve spazio della visionarietà di un sogno, un’atmosfera che rievoca i fantasmi del doppio di Stevenson e Wilde. Una produzione geniale, quella di Poe, tutta da scoprire. O ri-scoprire. 

Gustave Flaubert – Madame Bovary

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Romanzo realista, quello di Flaubert. Realista per ambientazione, realista per descrizione. Attraverso la storia di Emma, lo scrittore francese descrive efficacemente una realtà – quella borghese di metà Ottocento – piena di luci e ombre. Agiatezza economica da un lato, senso di noia e insofferenza per una vita sempre uguale a sé stessa dall’altro. Ed ecco che la mente sensibile cerca rifugio in una sorta di dimensione parallela che permetta il distacco da una realtà soffocante ai limiti dell’oppressione. Ma sogno e realtà molto raramente coincidono. Al contrario. Viaggiano lungo percorsi paralleli, spesso destinati a non incontrarsi mai. La scoperta della distanza incolmabile che li separa induce Emma alla disperazione nonché alla soluzione estrema. La storia infelice della sfortunata Madame Bovary può dunque essere letta come la raffigurazione di una volontà troppo debole che si scontra con un realtà ben diversa da quella che si desidera. Personaggio perfetto per una tragedia, Emma Bovary. Per un dramma da rappresentarsi sul palcoscenico della vita.